antisiriano
(anti-siriano), agg. Che avversa la linea politica del governo siriano. ◆ Si avvicina il momento della verità sull’omicidio dell’ex premier libanese Rafiq Hariri. E chi non vuole che sia divulgata si prepara ad accendere gli ultimi fuochi. Il procuratore tedesco Detlav Mehlis, che guida la commissione d’inchiesta Onu sulla strage del 14 febbraio, ha consegnato due liste alle autorità governative di Beirut. La prima conteneva i nomi di tre alti ufficiali filo-siriani sospettati di avere avuto un ruolo nel massacro. La seconda era un elenco dei principali politici anti-siriani possibili vittime di attentati da qui alla conclusione dell’inchiesta. (Gabriele Romagnoli, Repubblica, 31 agosto 2005, p. 20, Politica estera) • L’alleanza quadripartita è riuscita, non senza difficoltà, a tener fuori dal governo il generale maronita Michel Aoun, uomo «senza macchia», appena rientrato dopo quindici anni di esilio parigino e antisiriano sin da quando il «martire» [Rafiq al-]Hariri «ricostruiva» il Paese con la benedizione politica di Damasco, Washington e Parigi e con il denaro di Riad. (Lorenzo Trombetta, Stampa, 14 febbraio 2006, p. 11, Estero) • La Siria è accusata dagli Stati Uniti e dalla maggioranza parlamentare libanese anti-siriana di ostacolare le elezioni. (Nicola Mirenzi, Europa, 10 novembre 2007, p. 6, Euromondo).
Derivato dall’agg. siriano con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 20 ottobre 1984, p. 13, Politica estera (Avigdor Livni).