antitasse
(anti-tasse), agg. inv. Contrario all’imposizione di nuove tasse. ◆ La Commissione nazionale sull’e-commerce, incaricata di raccomandare al Congresso il corso da seguire, è giunta divisa alla meta: dei 19 componenti, 11 hanno sposato una radicale posizione anti-tasse, mentre otto si sono rifiutati di appoggiarli. […] La fazione anti-tasse, guidata dal presidente della Commissione e governatore della Virginia James Gilmore, ha potuto contare su un’alleanza tra esponenti conservatori e rappresentanti aziendali. (Sole 24 Ore, 22 marzo 2000, p. 3, Mondo) • Il maggioritario puro, e il maggiore compattamento che esso avrebbe determinato nella maggioranza, non avrebbero risolto i problemi del governo. I conflitti fra gli interessi territoriali del Nord e del Sud, fra imprese competitive e imprese assistite, fra lavoratori autonomi e impiegati pubblici, fra partito antitasse e partito della spesa pubblica, non sarebbero cessati. Ma sarebbero stati affrontati da un leader molto più forte, assistito da una classe di governo consapevole di essere tutta sulla stessa barca, l’unica disponibile. (Angelo Panebianco, Corriere della sera, 27 novembre 2004, p. 1, Prima pagina) • «Ci può essere insoddisfazione sulla qualità dei servizi che si ricevono in cambio - aggiunge [Tommaso Padoa Schioppa] - ma non ci può essere un’insoddisfazione di principio sul fatto che le tasse esistano e si debbano pagare». E per questa ragione non solo giudica «assolutamente irresponsabile» la polemica anti-tasse, ma precisa che a suo giudizio l’accenno all’Irpef fatto in questi giorni dai sindacati è tutt’altra cosa. (Paolo Baroni, Stampa, 8 ottobre 2007, p. 2).
Derivato dal s. f. tassa con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 21 dicembre 1984, p. 5, Politica interna (G. Batt.).