antonioniano
agg. Relativo al regista Michelangelo Antonioni (1912-2007), al suo stile cinematografico. ◆ Le amiche, tratto dal racconto Tre donne sole, che fa parte del trittico pavesiano della Bella estate, può apparire oggi forse datato, racchiuso in un modello di cinema che denuncia nella recitazione e nei dialoghi, nell’ambientazione e nelle stesse immagini il tempo trascorso. E tuttavia, a uno sguardo meno superficiale, mostra nella sua più autentica essenza la poetica antonioniana, fatta di atmosfere diafane e di cose non dette, di ambienti disadorni e di personaggi irrisolti. (Gianni Rondolino, Stampa, 15 marzo 1998, p. 25, Spettacoli) • Il grande Michelangelo colpisce ancora, fra gli ultimi titoli del concorso, in Café Lumière di Hou Hsiao Hsien che pur essendo un omaggio per il centenario di [Yasujiro] Ozu rispecchia l’imperativo del cinema antonioniano: filmare con lentezza. (Tullio Kezich, Corriere della sera, 11 settembre 2004, p. 39) • Si dice antonioniano, felliniano, viscontiano, e tutti (o quasi) capiscono di che cosa si parla: anche se magari si tratta di uno stereotipo. (Irene Bignardi, Repubblica, 1° agosto 2007, p. 16).
Derivato dal nome proprio (Michelangelo) Antonioni con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 6 settembre 1984, p. 21, Venezia Cinema (Tullio Kezich).