apertura
s. f. [lat. apertura, der. di aperire «aprire», part. pass. apertus]. – 1. a. L’aprire, l’aprirsi (nel sign. proprio del verbo): a. di un varco; a. di una finestra nella parete; a. di una strada; il terremoto provocò l’a. di una voragine. Di cose che si dispiegano, si dissigillano e sim.: a. di un pacco, di una lettera; ad a. di libro, aprendo il libro a caso: tradurre, spiegare ad a. di libro (anche a prima vista, senza preparazione); l’a. del testamento. Con riferimento a locali ed esercizî pubblici, indica insieme il fatto concreto di aprire le porte per l’afflusso del pubblico o dei clienti, e l’inizio dell’attività di vendita o d’altro: orario di a. di un negozio, di un bar, di uno sportello bancario, di un cinematografo, di un teatro, di un museo, di una biblioteca, ecc. b. In elettrotecnica, a. di un circuito, l’atto mediante il quale si interrompe un circuito elettrico in modo da porre termine al passaggio di corrente in esso c. Nell’industria tessile, operazione (detta in passato anche apritura) preliminare alla cardatura, che, assieme alla battitura, ha lo scopo di mescolare omogeneamente i componenti della mischia, di liberarli dalla polvere e dalle impurità, di accrescerne l’elasticità, di procedere a un primo disserramento dei fiocchi e, eventualmente, di trattare la massa fibrosa con emulsioni che favoriscano le successive lavorazioni. d. Nella tecnica cinematografica: dissolvenza in a. o a. in dissolvenza, v. dissolvenza, n. 1. 2. L’essere aperto, spazioso: Vignola è bella terra che giace un po’ come Firenze ... se non che ha più a. e più sfondo (Carducci); fig., a. di mente, larghezza di vedute, perspicacia. 3. Spazio vuoto, fenditura, spacco e sim.: fare, praticare, chiudere un’a.; entrare, uscire da un’a. della siepe; guardare attraverso un’a. della parete; aprì una parte di sportello, riempì l’a. con la persona (Manzoni). 4. Misura angolare, diametro, distanza fra le due estremità di un corpo spiegato o di un oggetto disteso nel senso della lunghezza: l’a. del compasso; l’a. della bocca di un pozzo; un’aquila di notevole a. d’ali; in aeronautica, a. di un velivolo, a. di un’ala (o alare), la massima dimensione del velivolo, e rispettivam. dell’ala, misurata perpendicolarmente al piano di simmetria. In fonetica, grado di a., la distanza reciproca tra due superfici od organi delle cavità superiori dell’apparato di fonazione che sono interessati in una data articolazione (per es., le due labbra, il labbro inferiore e l’arcata dentaria superiore, la superficie della lingua e il palato, ecc.). In geometria, a. di un cono circolare retto, l’angolo formato da due generatrici giacenti in un piano passante per l’asse (semiapertura è detto l’angolo che una generatrice forma con l’asse). In ottica, a. di un sistema ottico centrato, accomodato all’infinito (per es., un telescopio), il diametro della pupilla d’ingresso. 5. Usi estens. e fig.: a. Istituzione, creazione di un’impresa commerciale o industriale, d’un pubblico esercizio, di un’attività culturale e sim.: a. di un bar, di un nuovo salone di barbiere, di una fabbrica, di uno stabilimento; a. di nuove scuole, di corsi serali di danza; a. di un circolo, ecc. b. Il dare inizio a qualche cosa: a. di una mostra; a. dei festeggiamenti, delle trattative, dei negoziati; a. delle scuole, di un teatro, del Parlamento, inizio delle lezioni, degli spettacoli, delle sedute; discorso, cerimonia d’a.; a. della caccia; a. del fuoco, inizio di una sparatoria; a. del dibattimento; a. della successione; a. del gioco, negli scacchi, la fase iniziale della partita che comprende le prime mosse; in alcuni giochi di carte (poker, canasta, ecc.), la possibilità che ha un giocatore di iniziare il gioco avendo raggiunto il punteggio richiesto: avere, non avere a., o l’a., avere o no carte tali da poter aprire il gioco; nei giochi della palla, in a. di gioco, nei primi minuti di una partita: segnare in a. di gioco. In diritto e tecnica bancaria, a. di un credito bancario, contratto mediante il quale una banca (accreditante) si obbliga a tenere a disposizione dell’altra parte (accreditato), per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato, una somma di denaro; in contabilità, a. di un conto, l’inizio delle scritture in un conto con la registrazione della prima operazione a debito o a credito. Nella tecnica borsistica, a. di borsa, l’inizio delle contrattazioni nelle riunioni di borsa. In musica, sinfonia d’a., v. ouverture (termine francese che si è cercato talora di adattare nel semplice apertura) e sinfonia. Talora, con sign. concr., ciò che apre, che dà inizio a qualcosa; in partic., nel linguaggio giornalistico, titolo o articolo pubblicato in alto a sinistra nella prima pagina di un giornale (coincide in genere con l’articolo di fondo). c. Nel linguaggio diplomatico, fare un’a., accennare a una proposta o quanto meno aprire la strada a successivi contatti o trattative. d. Nel linguaggio polit., orientamento di un partito o gruppo o coalizione di partiti, tendente a stabilire un colloquio o una collaborazione o un nuovo rapporto con altre, anche diverse, forze politiche: Consalvo aveva fatto fare certe a. ai capi clericali, ma costoro avevano risposto che la sua alleanza con Lisi e Giardona rendeva impossibile qualunque accordo (De Roberto); in partic., a. a sinistra, a. a destra, a seconda che si sia disposti a esaminare le possibilità di una collaborazione con partiti di sinistra o con quelli di destra. Più genericam. (anche in altri settori e in altri generi di rapporti), inizio di un dialogo, ricerca di una possibilità d’intesa: cercare, proporre, trovare, avere un’a., delle aperture. e. Nel calcio, e sim., azione di passaggio della palla con tiro piuttosto lungo, generalm. verso le ali (a. sulle ali), per superare l’ostacolo frapposto dalla posizione di gioco e dalle manovre degli avversarî; in una squadra di rugby, mediano di a., il giocatore cui è affidato il compito di mantenere il collegamento fra gli avanti e i tre quarti, nonché d’impostare e coordinare l’azione collettiva da condurre per la segnatura della meta o della porta. f. In aeronautica, virata a forte inclinazione compiuta da un velivolo, isolato o in formazione, per portarsi sottovento in preparazione all’atterraggio: è particolarmente utile quando gli aerei volano affiancati, in quanto permette loro il distanziamento necessario perché possano atterrare uno alla volta.