apertura s. f. [lat. apertura]. - 1. [l'aprire, l'aprirsi, il permettere un passaggio, con la prep. di: a. di una porta] ↔ chiusura. 2. [assol., l'essere aperto, spazioso: Vignola è bella terra che giace un po' come Firenze ... se non che ha più a. e più sfondo (G. Carducci)] ≈ ampiezza, larghezza, spazio, vastità. ↔ angustia, chiusura, strettezza. 3. (fig.) a. [disponibilità mentale ad accogliere le novità e le idee altrui, con la prep. a] ≈ disponibilità, sensibilità. ↔ chiusura, insensibilità, refrattarietà, sordità. ↑ ostilità. b. [assol., qualità di chi non è vincolato da pregiudizi, di chi ha una mente libera e acuta e sim.: dimostrare una grande a. (mentale)] ≈ anticonformismo, antidogmatismo. ↔ chiusura, conformismo, grettezza, grossolanità, limitatezza, meschinità, ottusità, ristrettezza. ↑ settarismo. c. [assol., qualità di chi è bendisposto verso gli altri] ≈ affabilità, cordialità, estroversione, giovialità, socievolezza, spontaneità. ↔ chiusura, introversione, riservatezza, ritrosia, timidezza. 4. [assol., spazio vuoto praticato su una superficie] ≈ breccia, buco, crepa, entrata, fenditura, foro, ingresso, passaggio, (lett., scherz.) pertugio, porta, sbocco, spaccatura, spacco, spazio, taglio, vano, varco. ↑ squarcio. ↓ fessura, spiraglio, [all'estremità di un condotto per consentire il passaggio di un fluido] orifizio. ↔ chiusura, occlusione. 5. (fig.) a. [il dare inizio a qualche cosa, con la prep. di o assol.: a. di un simposio, a. delle trattative] ≈ avviamento, inizio. ↔ chiusura, conclusione, fine, termine. b. [il dare inizio a una mostra e sim.] inaugurazione, (non com.) vernice, vernissage. 6. (ling.) a. [con riferimento a una vocale, l'essere aperta, con la prep. di o assol.: grado di a. delle palatali] ↔ chiusura. b. [con riferimento a una sillaba, il terminare in vocale, con la prep. di o assol.] ↔ chiusura. [⍈ FINE]