appartenere
appartenére (ant. appertenére) v. intr. [lat. tardo appertĭnere, comp. di ad- e pertĭnere «appartenere, riguardare», incrociato con pars partis «parte»] (coniug. come tenere; aus. essere o avere). – 1. a. Essere di legittima proprietà di qualcuno: questo computer mi appartiene (o, con più forza, appartiene a me); quel castello era (o aveva) già appartenuto per più d’un secolo ai suoi avi. b. Fare parte di una famiglia: appartiene a una famiglia di industriali; detto anche di animali e piante: il cetriolo appartiene alla famiglia delle cucurbitacee. c. Fare parte di un corpo, di un’organizzazione, di una categoria sociale (o, meno com., essere membro di una società, di un’accademia e sim.): a che distretto appartieni?; a. alla borghesia, alla classe dirigente. d. Di luoghi, essere incluso nel territorio soggetto a un ente amministrativo, politico e sim.: Settignano appartiene al comune di Firenze; la Corsica appartiene alla Francia; anche con esclusione di vincoli politici: la penisola araba appartiene all’Asia; il Canton Ticino appartiene linguisticamente all’Italia. 2. Spettare, essere di competenza, riguardare: appartiene alla polizia indagare (meno com. d’indagare); la decisione appartiene al ministro; non t’occupare di cose che non t’appartengono; in questo sign. anche con la particella pron.: ho fatto quanto s’appartiene a un buon cittadino. 3. In geometria, si dice che un punto P appartiene a una retta r se giace su di essa; e viceversa che la retta r appartiene a P, se passa per P; analogam. nel caso di piano e retta, di piano e punto. ◆ Part. pres. appartenènte, anche come agg. e sost. (ma sempre con costruzione verbale): i membri appartenenti all’associazione; tutti gli appartenenti alla famiglia.