arbiter elegantiarum
‹àrbiter eleġanzi̯àrum› (lat. «arbitro delle eleganze»). – Appellativo usato oggi, spesso ironicam., a proposito di persona raffinata e ricercata nel vestire; dato da Tacito (ma nella forma elegantiae arbiter, Annali XVI, 18) a un Gaio Petronio, identificato di solito con Petronio autore del Satyricon, ebbe larga diffusione attraverso il romanzo Quo vadis? (1896) di H. Sienkiewicz.