arbitrare
v. intr. e tr. [dal lat. arbitrari e arbitrare, der. di arbĭter «arbitro»] (io àrbitro, ecc.; aus. avere). – 1. a. Con uso assol., fare da arbitro, esercitare l’ufficio di arbitro, compiere un arbitrato. Per estens., giudicare in casi dubbî. b. tr. Dirigere una competizione sportiva con funzioni di arbitro: a. una partita di calcio. 2. Seguito da prop. oggettiva: a. non com. Decidere o agire di proprio arbitrio: senza un ordine del presidente non posso a. di far nulla; più spesso con la particella pron.: come ti sei arbitrato di fare una cosa del genere? b. ant. Reputare, essere d’opinione: certo io arbitro che in cotale maniera vivesse la prima età (Boccaccio).