arcaico
arcàico agg. [dal gr. ἀρχαϊκός der. di ἀρχαῖος «antico»] (pl. m. -ci). – 1. Antico, primitivo, detto per lo più della fase iniziale d’un processo naturale o storico, d’un ciclo formale artistico, letterario e sim., o anche di atteggiamenti, modi e forme stilistiche arieggianti al primitivo. In partic., nello studio delle antiche civiltà, si definisce arcaico ogni periodo o manifestazione o prodotto immediatamente precedente all’età classica; così, nell’arte greca, periodo (o stile) a. è quello compreso tra lo scorcio del sec. 8° a. C. e il 480 a. C.; nella letteratura latina, periodo a., il periodo compreso tra il 240 a. C. (prima rappresentazione di un dramma di Livio Andronico) e l’80 a. C. (inizio dell’attività oratoria di Cicerone); e analogam., scrittori e poeti a., scultori a., la letteratura arcaica. 2. In psicologia, di comportamenti o tendenze individuali o sociali, analoghi a quelli dei primitivi, dovuti a inclinazioni più o meno latenti che risalgono alla storia remota del genere umano. 3. In geologia, era a., sinon., attualmente poco usato, di era archeozoica.