archeocibo
(archeo-cibo), s. m. Il cibo dell’antichità. ◆ C’è spazio anche per il cosiddetto «archeocibo», sotto forma di corsi di cucina etrusca e di «banchetti dell’antica Roma». (Cesare Zapperi, Corriere della sera, 6 aprile 2004, p. 55, Tempo libero) • Insomma, gli archeo-cibi che hanno accompagnato la storia dell’uomo, sono vivi e vegeti. E non possono competere con le mega-produzioni alimentari, sono invece fondamentali per preservare culture e sfamare villaggi, ma anche preservare modalità di coltivazione e allevamento di incredibile modernità. (Licia Granello, Repubblica, 22 ottobre 2006, p. 50, La Domenica di Repubblica).
Composto dal confisso archeo- aggiunto al s. m. cibo.