archimandrita
s. m. [dal lat. tardo archimandrita, gr. ἀρχιμανδρίτης, comp. di ἀρχι (v. archi-) e μάνδρα «recinto» quindi «monastero»] (pl. -i). – In origine, il superiore di un monastero greco, poi (sec. 6°) di una federazione di monasteri; modernamente, si distingue l’a. effettivo, capo di un monastero basiliano importante (in Italia, S. Salvatore di Messina), e l’a. titolare, dignità onorifica concessa a monaci e anche a sacerdoti secolari. In Dante (Par. XI, 99: La santa voglia d’esto a.), è titolo attribuito a s. Francesco.