architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, giardini e anche monumenti (obelischi, colonne onorarie, ecc.), considerati nella loro funzione spaziale: a. civile, militare, sacra; a. idraulica, ecc.; e come branca di studî universitarî: facoltà di a., studiare a.; laurea, laureato in architettura. A. del paesaggio, disciplina che ha per oggetto la tutela e la strutturazione dell’ambiente urbano per renderlo sempre più funzionale e rispondente alla crescente concentrazione sociale nelle città. A. navale, il complesso delle scienze tecniche e applicate che riguardano le caratteristiche proprie della nave e la sua propulsione, comprendendo talvolta anche l’applicazione della scienza delle costruzioni allo scafo (costruzione navale propriam. detta). A. industriale, v. industriale, n. 1 b. 2. a. Opera di costruzione architettonica, e il modo con cui è ideata ed eseguita: ammirare le a. antiche; studiare l’a. di un palazzo; Una devota e venerabil chiesa, Che su colonne alabastrine e rare Con bella a. era sospesa (Ariosto). b. Il complesso delle opere costruttive in quanto appartengono alla storia delle arti figurative: l’a. italiana del sec. 15°; e lo stile seguito: a. araba, gotica, rinascimentale, barocca, ecc. 3. fig. a. Composizione, struttura, modo con cui sono congegnate e distribuite le varie parti di un organismo o di un’opera: la mirabile a. del corpo umano; l’a. del poema dantesco; romanzo, poema di a. difettosa; l’a. di una carta costituzionale. In informatica, a. di un calcolatore elettronico, la struttura a blocchi funzionali dei circuiti logici (unità di calcolo, memorie, registri, ecc.), ciò che correntemente si chiama lo hardware del calcolatore. b. Analogam., in tipografia, a. grafica, la progettazione di una composizione a stampa, coordinata nelle sue parti in base a criterî pratici ed estetici atti a conferirle equilibrio, ritmo, funzionalità.