arcisicuro
agg. Profondamente convinto, sicurissimo; estremamente protetto. ◆ [Paul] Watson e Lisa [Di Stefano] si dicono arcisicuri che dietro gli indiani ci siano i giapponesi e i norvegesi, cioè i più incalliti balenieri del mondo. (Foglio, 23 novembre 1998, p. 3) • ciò non significa che sia giunto il momento di liquidare tutte le azioni e mettere i soldi sotto il materasso o in banche arcisicure. (Stampa, 17 marzo 2001, p. 24, Società e Cultura) • io sono convinto di non avere sbagliato il giudizio critico su Mina, e sono arcisicuro che tutti i suoi dischi degli ultimi venti o trent’anni siano superflui, e anzi le abbiano tolto qualcosa, e se dovessi intervenire in un convegno internazionale a Parigi o a Londra sulle voci più belle del mondo io farei una relazione per dire che la signora Mazzini non ha mai imparato a cantare come si deve, (Edmondo Berselli, Repubblica, 25 febbraio 2007, p. 46, La Domenica di Repubblica).
Derivato dall’agg. sicuro con l’aggiunta del prefisso arci-.
Già attestato nella Repubblica del 15 luglio 1987, p. 15 (Giuseppe D’Avanzo).