ardire1
ardire1 v. tr. [dal francone hardjan «indurare»; cfr. ted. hart «duro»] (io ardisco, tu ardisci, ecc.). – Osare, avere il coraggio di fare una cosa: ardì affrontare apertamente l’avversario; non ardisco di confessare il mio desiderio; ardisco di credere, di sperare; non ardisco neppure di immaginare; non ardiva neanche di guardarlo. Si costruisce ordinariamente, come negli esempî precedenti, con l’infinito (preceduto o no da di), o anche assol., sottintendendo l’oggetto: ardirei, se fossi sicuro di riuscire; era timido, e non ardì. Con l’oggetto diretto, nel prov. chi nulla ardisce nulla fa, e in qualche esempio classico: indarno prieghi Perché la bella impresa io non ardisca (Chiabrera). Ant., anche con la prep. a: non ardivano a aiutarlo (Boccaccio); s’io son teco, ardisco ad ogn’impresa (Ariosto); con la prep. a e l’infinito è anche normale l’uso, letter. e poet., dell’intr. pron.: Nobil natura è quella Che a sollevar s’ardisce Gli occhi mortali incontra Al comun fato (Leopardi).