ardito
agg. e s. m. [der. di ardire1, o più prob. dal fr. ant. hardi, che ha la stessa origine dell’ital. ardire1]. – 1. agg. a. Riferito a persona, che ha ardire, come qualità e comportamento abituale, o che intraprende con ardire un’opera, un’azione: giovane a., guerriero a., un a. alpinista, un pensatore a., un a. riformatore; un a. politico; giocatore a., che arrischia troppo; la mal tolta moneta Ch’esser ti fece contra Carlo a. (Dante); Italo a., a che giammai non posi Di svegliar dalle tombe I nostri padri? (Leopardi, al card. A. Mai); anche di chi nell’atteggiamento rivela o ostenta fierezza, baldanza: si avanzò a.; procedeva a. e franco; guarda com’è a. quel ragazzo. Locuzioni: farsi a., prender coraggio, divenire audace: si fece a. e affrontò impavido il pericolo; farsi a. di ..., ardire, osare, spec. in espressioni di cortesia, per scusarsi della confidenza nel chiedere o sim.: mi son fatto a. di rivolgermi a Lei ...; scusi se mi faccio a. di chiederle ...; fare l’a., ostentare una sicurezza di sé che spesso non si ha. b. In araldica, attributo del gallo con la zampa destra alzata in atto di combattere. 2. agg. Riferito a cosa: a. Che presenta rischi, o che è fatto, intrapreso con coraggio: l’a. impresa, un arditissimo volo, un’a. costruzione; concetto, pensiero a., che esce dall’ordinario, quindi nuovo, originale o arrischiato; analogam., locuzione, immagine ardita. Anche, che va oltre i limiti dell’opportunità, della convenienza o della decenza: una frase, una risposta a., un complimento troppo a.; un film, un racconto a., una scena piuttosto ardita. b. tosc. Peso a., un metro a., abbondante: fu capace di spezzare due metri cubi a. di pietra ogni giorno (Fucini); salita a., ripida, faticosa; vino a., gagliardo. 3. s. m. Varietà ibrida di frumento autunnale, aristato, tenero e precoce. 4. s. m. pl. a. Arditi: soldati scelti, organicamente raggruppati in reparti d’assalto, istituiti nell’esercito italiano durante la prima guerra mondiale, e particolarm. addestrati per imprese rischiose. b. Arditi del popolo: organizzazione popolare sorta nella primavera del 1921 in Italia per resistere, con la forza, alla violenza fascista. ◆ Avv. arditaménte, con ardire e sprezzo del pericolo; coraggiosamente: affrontare arditamente il nemico; con eccessiva audacia; temerariamente: parlare, rispondere arditamente.