ardore
ardóre s. m. [dal lat. ardor -oris, der. di ardēre «ardere»]. – 1. Calore intenso: l’a. della fiamma, del vento caldo; gli a. del solleone, della canicola; anche la forza di ciò che arde, arsione, bruciore: le piante si seccavano per il grande a. del sole; delirava nell’a. della febbre; spegnere l’a. della sete. Ant., fuoco, fiamma: Tale scendeva l’etternale a. (Dante). 2. fig. Intensità di sentimento, passione ardente: amare con tutto l’a.; desiderare con a.; Sgombra, o gentil, dall’ansia Mente i terrestri a. (Manzoni); quindi brama, desiderio vivo: l’a. Ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto (Dante); zelo, alacrità: lavorare, studiare, combattere, pregare con a.; infiammato di santo a.; a. di carità; foga, impeto: nell’a. della discussione; calmato il furore e intiepidito l’a. dell’età (Leopardi). Spesso al plur.: gli a. della gioventù.