arrangiare [dal fr. arranger, der. di rang "rango"] (io arràngio, ecc.). - ■ v. tr. 1. [cercare di sistemare qualcosa alla bell'e meglio: a. una sedia] ≈ rabberciare, raffazzonare, rappezzare, rimediare, [un lavoro, un discorso, ecc.] abborracciare, [un abito] rattoppare. 2. (estens., fam.) a. [ridurre qualcuno in cattive condizioni con percosse o sim.] ≈ conciare (per le feste), (fam.) gonfiare, malmenare, percuotere, picchiare, ridurre a mal partito. ↑ massacrare. b. [preparare qualcosa in tutta fretta: a. una cenetta] ≈ improvvisare. ↔ organizzare. 3. (mus., teatr.) [sottoporre ad arrangiamento: a. una melodia, una commedia] ≈ adattare, rielaborare. ‖ rimaneggiare, rivisitare. ■ arrangiarsi v. recipr. [giungere a un accomodamento, anche assol.: a. sul prezzo di una merce; se vuoi, possiamo arrangiarci] ≈ accordarsi, combinare, concordare, convenire, intendersi, mettersi d'accordo. ■ v. intr. pron. 1. [assol., darsi da fare con gli scarsi mezzi di cui si dispone: nella vita bisogna a.] ≈ arrabattarsi, barcamenarsi, (fam.) cavarsela, destreggiarsi, industriarsi, ingegnarsi. 2. (fam.) [sistemarsi alla bell'e meglio, con le prep. in, su o assol.: a. in una stanzetta, sul divano; se ti arrangi, puoi rimanere qui] ≈ accontentarsi (di), adattarsi, aggiustarsi, contentarsi (di).