arrivato
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di arrivare]. – 1. Che o chi è arrivato: primo, secondo a., in una gara sportiva; ultimo a., il concorrente arrivato ultimo in una gara e, fig., persona inesperta. 2. fig. Che ha raggiunto le sue aspirazioni: ormai, beato lui!, è (un uomo) a.; un architetto, un avvocato a.; anche come s. m. (per lo più spreg.), riferito a chi ha fatto rapida fortuna: sono degli arrivati. 3. fig. Che ha raggiunto il limite, del mangiare, del bere o, anche, della stanchezza: basta vino per me! io sono già a.; basta lavoro, per oggi: sono proprio arrivato! Riferito a cosa, rovinato, fuori uso: questo motore è a.; frutta a., guasta, andata a male. 4. ant. Mal(e) a., malcapitato, disgraziato: averesti veduto quello vecchio male arrivato! (Passavanti); questi mal a. aborti della mia specie, i quali non hanno gagliardia né presenza da farsi largo nel mondo (Foscolo).