arrotondare
v. tr. [der. di rotondo] (io arrotóndo, ecc.). – 1. Rendere rotondo o più rotondo, dare una sagoma curva: a. uno spigolo; a. il dorso di un libro, nella rilegatura; il Sangallo a la fortezza i fianchi Arrotondò qual di fiorente sposa (Carducci); rifl., farsi rotondo, e per estens. farsi più pieno di carne nel volto, o nelle forme del corpo: ha riacquistato l’appetito e il viso gli si è arrotondato. 2. Usi fig.: a. un periodo, renderlo più armonioso; a. un numero, sostituirlo con altro di valore approssimato: arrotondò la somma in 10 euro esatti; a. lo stipendio, accrescerlo con altri guadagni: fa ogni tanto qualche lavoretto a casa per a. lo stipendio. ◆ Part. pass. arrotondato, anche come agg.: cifra arrotondata; in fonetica, vocali arrotondate (o labializzate), pronunciate con arrotondamento, come la o aperta e chiusa e la u.