arruffare
v. tr. [forse dal longob. rauffen «agitarsi»]. – Scompigliare, disordinare: il vento gli arruffava i capelli; a. la matassa, scompigliarne i fili, e fig. imbrogliare una faccenda, complicare le cose; di animali, a. il pelo, arricciarlo per paura o perché infuriati (fig., di persona, irritarsi, andare in furia, minacciare). Raro con sign. più ampio: come un turbine vasto, incalzante, vagabondo, scoscendendo e sbarbando alberi, arruffando tetti (Manzoni). Fig., confondere: a. le questioni, le idee, le cose più semplici. ◆ Part. pass. arruffato, anche come agg., disordinato, scomposto: aveva i capelli arruffati; fig., confuso: un discorso arruffato, una faccenda molto arruffata; anche di persona che si esprima confusamente: scrittore arruffato.