arruffianare
v. tr. [der. di ruffiano]. – 1. ant. Prostituire ad altri: Messer Vinedico Caccianimici da Bologna, che arruffianò madonna Ghisola, sirocchia del detto messer Vinedico, per moneta al Marchese Azzo da Ferrara (Ottimo). Con senso più generico, offrire alle voglie altrui, e fig. avvilire e sim.: via, bardasse, le tombe non sono il bordello dove a. le anime vostre (Carducci). 2. tr. pron. Ingraziarsi, accattivarsi qualcuno con atteggiamenti servili, per trarne vantaggi personali: cercava d’arruffianarsi la direttrice; anche intr. pron.: arruffianarsi con qualcuno, accordarsi, spec. per fini disonesti, equivoci. 3. Dar bella apparenza a una cosa in modo che faccia più effetto.