arte digitale
loc. s.le f. Arte sperimentale, che si avvale delle tecnologie informatiche. ◆ Christiane Paul, curatrice di New Media Arts al Whitney Museum of American Art di New York, nel suo volume «Digital Art», dopo aver brevemente individuato delle connessioni tra l’arte digitale e alcuni movimenti artistici del Novecento tra cui il dadaismo, fluxus e l’arte concettuale, esemplifica la ricerca e l’evoluzione dell’arte digitale servendosi di alcune delle opere più rappresentative degli ultimi quattro decenni. (Daniele Perra, Sole 24 Ore, 30 novembre 2003, p. 47, Cultura digitale) • Nel tentativo di conciliare arte contemporanea e l’arte digitale, [Stefania Rocca] la protagonista di storie avveniristiche come «Nirvana» e «Viol@» ha concepito un’opera in cui tramite una serie di schermi, scorrono immagini e suoni presi dal mondo del cinema e dalla sua lunga esperienza cinematografica. (F. V., Stampa, 9 novembre 2006, p. 54, In Città) • È un fenomeno dilagante, giovane e inarrestabile. L’Arte Digitale non è un movimento, né un manifesto artistico d’avanguardia, né una tecnologia ma una sensibilità, un termometro del nostro tempo che indica attraverso proposte originali e un linguaggio innovativo, la trasformazione della società nell’impatto con i nuovi processi creativi e comunicativi. (Maria Grazia Mattei, Corriere della sera, 1° dicembre 2007, p. 54, Tempo libero).
Composto dal s. f. arte e dall’agg. digitale, ricalcando l’espressione ingl. digital art.
Già attestato nel Corriere della sera del 14 settembre 1996, p. 29, Cultura.
V. anche artista digitale.