artiglieria
artiglierìa s. f. [dal fr. artillerie, der. dell’ant. artillier «fornire di strumenti bellici»]. – 1. a. Nome collettivo delle armi da fuoco pesanti (obici, mortai e cannoni); pezzo d’a., ogni singola arma. Con l’aggiunta di particolari denominazioni, che ne determinano l’impiego e le varie specialità: a. da campagna, a. da montagna, a. pesante, a. semovente, a. missili, a. contraerea, a. controcarri, ecc. b. Il complesso dei pezzi operanti insieme in una data azione (in questo senso anche al plur.): il fuoco dell’artiglieria o delle artigliere; entrarono in azione le a. pesanti. c. La tecnica che si richiede all’uso di tali armi: scuola di artiglieria. d. L’insieme di militari addestrati o organizzati per l’uso delle armi di artiglieria: soldato, tenente di artiglieria. 2. Per estens., non com. (anche in questa accezione con valore collettivo), le macchine usate prima dell’invenzione della polvere da sparo per il lancio di gravi o di materie offensive, nelle quali la forza propulsiva era ricavata da torsione di funi o nervi, di lastre metalliche, ecc. (baliste, catapulte, mangani, ecc.).