assemblea
assemblèa s. f. [dal fr. assemblée, der. di assembler: v. assembrare1]. – 1. a. Riunione di persone per discutere o deliberare su affari di interesse comune o collettivo (a. degli studenti, degli operai di una fabbrica, ecc.), soprattutto con riferimento alle adunanze di organi deliberativi di società (a. dei soci, degli azionisti, dei condomini, ecc.) e alle pubbliche adunanze politiche, spec. delle camere legislative (a. parlamentare, regionale, ecc.): a. generale, ordinaria, straordinaria; indire, convocare un’a.; sciogliere l’assemblea. b. Per estens., nome (spesso accompagnato da precise qualifiche, come a. nazionale, a. legislativa, a. parlamentare) indicante l’organo rappresentativo cui è affidata la funzione legislativa e, nei regimi parlamentari, la funzione di controllo del governo, cioè l’insieme delle due camere, o anche una sola di esse; per l’a. costituente, v. costituente, n. 3. Per analogia, nome di altri organismi costituzionali o di diritto pubblico, come le assemblee consultive di vario tipo, quelle territoriali (per es. l’A. regionale siciliana), o quelle elettorali. 2. Nella liturgia cattolica, riunione della comunità dei fedeli per assistere alla celebrazione della messa o ad altra funzione sacra. 3. In marina, adunanza giornaliera dell’equipaggio delle navi militari, per gli esercizî, la distribuzione dei lavori durante la giornata, ecc. Anche il relativo segnale di tromba.