assicurare
(ant. assecurare) v. tr. [lat. *assecurare, der. di securus «sicuro»]. – 1. a. Rendere sicuro, proteggere da un danno o pericolo: questa clausola del contratto ci assicura da qualsiasi sorpresa; una classe qualunque non protegge un individuo, non lo assicura, che fino a un certo segno (Manzoni). Con senso più generico, rendere certo, o stabile e durevole: a. l’avvenire ai proprî figli; a. il buon esito di un’impresa; la pace sembrava ormai assicurata. Con la particella pron., garantire qualcosa per sé stessi: assicurarsi un impiego, uno stipendio, una vecchiaia serena. b. Fissare stabilmente, solidamente un oggetto: a. una porta, una finestra (fermandola con un gancio o altro); a. una scala al muro, appoggiarvela in modo stabile; a. una nave ai suoi ormeggi; a. la corda o assicurarsi, nello sport alpinistico (v. assicurazione, n. 1 c); prima d’iniziare la discesa, assicurò la fune a un grosso masso. c. Con accezione partic., a. qualcuno alla giustizia, farlo arrestare; più com. al passivo, essere arrestato: i due rapinatori sono stati assicurati alla giustizia. 2. Seguito da prop. oggettiva: a. Rendere certa una persona riguardo a un fatto, rassicurare: lo assicurai che suo figlio stava bene; ti assicuro che non mi è accaduto nulla; assicurò ai compagni di non avere nulla in contrario. b. Affermare con sicurezza: mi assicurò che sarebbe tornato presto; assicura di non conoscerlo. c. intr. pron. Accertarsi di qualche cosa: voglio assicurarmi che tutto proceda regolarmente; si assicurò di aver chiuso la porta; assicurati della veridicità della notizia. 3. Stipulare un contratto di assicurazione per qualche persona o cosa: aveva assicurato la casa per centomila euro; a. una vettura contro il furto; anche rifl.: assicurarsi sulla vita. Per estens., a. una lettera, un plico e sim., spedirli assicurandosi contro il caso di perdita, manomissione o avaria, mediante pagamento della soprattassa prescritta. 4. rifl. o intr. pron., letter. Acquistare sicurezza, riprendere coraggio: Leva la testa e fa che t’assicuri (Dante); in cotal guisa, Ch’io n’agghiacciava, e ancor non m’assicuro (Leopardi); anche, ant., sentirsi sicuro, tranquillo, o in pace: Dolente, lasso, già non m’as(s)ecuro, Ché tu m’assali, Amore, e mi combatti (Guinizzelli). ◆ Part. pres. assicurante, anche come agg. e sost., il datore di lavoro nelle assicurazioni sociali. ◆ Part. pass. assicurato, anche come agg. e s. m. (v. la voce).