assonnare
v. tr. e intr. [der. di sonno] (io assónno, ecc.). – 1. tr., ant. Indurre sonno: Ma perché ’l tempo fugge che t’assonna (Dante). 2. intr. (aus. essere, ma i tempi comp. sono rari), letter. Sentire sonno, essere preso dal sonno: Mi richinava come l’uom ch’assonna (Dante); estens. e fig., darsi riposo, o restare inattivo, neghittoso: Cavalca a gran giornate e non assonna (Ariosto); Ma non assonno io già sul sanguinoso Trono (Alfieri). ◆ Part. pass. assonnato, anche come agg. (v. la voce).