assordire
v. tr. e intr. [der. di sordo] (io assordisco, tu assordisci, ecc.). – Lo stesso, ma meno com., che assordare. Più frequente come intr. (aus. essere), diventare sordo, perdere la facoltà dell’udito: è assordito improvvisamente. Con la particella pron., perdere sonorità, risonanza, detto di suoni o strumenti musicali: sente d’improvviso lo strumento assordirsi sotto le sue mani (D’Annunzio); in fonetica, di consonante sonora che diviene sorda.