-ata
[dalla desinenza femm. del part. pass. dei verbi della coniug. in -are]. – Suffisso derivativo di nomi tratti da verbi della prima coniug., di cui esprimono la nozione: entrata, fermata, gettata, nevicata, portata, telefonata. Per estensione si trova anche frequentemente applicato a basi nominali; in tal caso assolve diverse funzioni: conferisce un valore di estensione temporale (annata, giornata, mattinata, mesata); indica la quantità contenuta in uno oggetto (carrettata, cucchiaiata, manata, palata); designa il colpo inferto con uno strumento o sparato con un’arma (bastonata, cannonata, coltellata, fucilata, ombrellata, pugnalata); rinvia ad azioni tratte da basi nominali che contengono una valutazione negativa (buffonata, cretinata, mascalzonata, porcata); conferisce un valore collettivo (cucciolata, fiaccolata, figliata, scalinata); più raramente ha valore intensivo (fiammata, ondata). Talora più funzioni coesistono in un’unica voce (secchiata «colpo dato con un secchio» e «contenuto di un secchio», ondata «colpo assestato da un’onda» e «onda di grandi dimensioni»).