ateoclericalismo
s. m. Posizione di chi si dichiara ateo ma difende il diritto della Chiesa cattolica a esprimersi nelle questioni inerenti la società civile e la politica. ◆ Il Platinette barbuto [Giuliano Ferrara] s’è subito convertito, pescando alla rinfusa nel Concilio di Trento, nel Sillabo […]. E trasformando il «Foglio» nella bibbia-bignami di una nuova religione: l’ateoclericalismo. (Marco Travaglio, Unità, 9 novembre 2004, p. 9, Oggi).
Composto dall’agg. ateo e dal s. m. clericalismo.
V. anche ateo clericale, ateo devoto, laico devoto.