atmosfera
atmosfèra s. f. [comp. del gr. ἀτμός «vapore» e -sfera; l’uso fig. è un calco del fr. atmosphère]. – 1. Involucro gassoso che circonda o sovrasta un corpo solido o fluido: a. terrestre, il miscuglio di gas che avvolge la terra, detto comunem. aria nei suoi strati più bassi, nei quali è presente l’umidità e avvengono i fenomeni biologici e meteorologici (per l’a. fisiologica, v. ecosfera); nei corpi completamente gassosi, la parte più esterna e più rarefatta: a. solare, stellare, ecc. 2. estens. a. L’aria che si respira in un determinato ambiente: un’a. viziata dal fumo e dall’alito dei bevitori. b. In chimica e nella tecnica, l’ambiente gassoso che regna all’interno di un apparecchio di reazione o simili: a. riducente, quella in cui prevalgono i gas riducenti (idrogeno, ossido di carbonio, ecc.); a. ossidante, quella in cui è presente un gas ossidante (ossigeno, ecc.); a. neutra, quella formata da gas né riducenti né ossidanti; a. inerte, quella formata da gas di bassissima reattività con le sostanze presenti (gas nobili, azoto); a. protettrice, l’atmosfera neutra o riducente in cui devono essere fatti avvenire i processi di sinterizzazione. 3. fig. a. Condizione, modo d’essere di un determinato ambiente, in relazione ai sentimenti o alle reazioni che può suscitare, ai rapporti umani, o sociali, o culturali che vi si stabiliscono tra individuo e individuo, ecc.: vivere in un’a. serena (o di serenità), in un’a. d’incubo; c’era un’a. deprimente in quel collegio; nella festa c’era a. di grande cordialità; è una casa all’antica, nella quale si respira un’a. di fine Ottocento; ritrovava in quella famiglia quell’a. di affetto che faceva tanto bene al suo spirito; creare un’a. adatta; solo a Parigi egli poteva trovare quella particolare a. intellettuale che penetrava nei recessi più inaccessibili e solitari (A. Baldini). b. Nella critica delle arti figurative, la massa d’aria che, avviluppando le cose che l’artista si propone di ritrarre, ne altera gli aspetti e soprattutto i valori, secondo la loro distanza dal punto di osservazione e la particolare luce dalla quale sono o si suppongono illuminate. c. Nel linguaggio della critica letteraria, in riferimento soprattutto a tendenze e forme della narrativa contemporanea, il modo, il procedimento della rappresentazione, per cui i personaggi, gli stati d’animo, l’ambiente, il paesaggio, la vicenda, quasi sfumando l’uno nell’altro, creano un insieme fuso, multanime, dove quel che conta non sono più i singoli particolari, ma il tutto, nella sua capacità di suscitare suggerimenti emotivi: a. suggestiva, allucinante, favolosa, d’angoscia; anche: romanzo d’a., teatro d’a. 4. In metrologia, unità non SI di misura della pressione (propriam. a. fisica), pari a 1,033 kgp/cm2 e a 101.325 Pa, con simbolo atm; in ambito tecnico, a. tecnica o metrica (at), pari a 1 kgp/cm2 e a 98.066,5 Pa, detta anche a. tecnica assoluta (ata) per distinguerla dall’a. tecnica effettiva (ate), nome che essa prende quand’è riferita a sovrapressioni (simbolo specifico atü) o a depressioni (atu) rispetto alla pressione atmosferica normale (che vale 1 atm). TAV.