attentato-kamikaze
(attentato kamikaze), loc. s.le m. Azione terroristica compiuta da un attentatore che vi perde volontariamente la vita. ◆ Una «risposta durissima». Ariel Sharon, inflessibile premier israeliano, lo aveva giurato a poche ore dall’attentato-kamikaze che ha insanguinato Gerusalemme. (Mattino, 11 agosto 2001, p. 2, Primo piano) • La delicatezza del momento è sottolineata proprio dalla difficile situazione irachena, dall’attentato kamikaze che ha colpito l’ambasciata australiana a Giakarta (l’Australia, come l’Italia, supporta militarmente gli Stati Uniti in Iraq), dalle continue minacce via Internet e attraverso altri media (si segnala in proposito il messaggio di ieri del numero due di Al Qaeda, Ayman al Zawahiri), dalla ricorrenza del terzo anniversario dell’11 settembre e anche dalla visita del presidente iracheno Ghazi al Yawar ieri in Italia. (Sicilia, 11 settembre 2004, p. 4, Incubo terrorismo) • A quattro anni di distanza dall’attentato kamikaze in Iraq, mentre a Roma, nel parco Schuster, di fronte alla basilica di San Paolo fuori le Mura, i ministri [Arturo] Parisi e [Francesco] Rutelli posano la prima pietra del monumento a loro dedicato, il Cocer dei Carabinieri torna a chiedere, a nome dei familiari delle vittime, la medaglia d’oro. (Nicoletta Orlandi Posti, Libero, 13 novembre 2007, p. 15, Italia).
Composto dal s. m. attentato e dal s. m. e f. inv. kamikaze, di origine giapp.
Già attestato nel Corriere della sera del 21 ottobre 1994, p. 6, Esteri, nella variante grafica attentato kamikaze.
V. anche attentato suicidario.