attenuazione
attenuazióne s. f. [dal lat. attenuatio -onis]. – L’attenuare o l’attenuarsi; diminuzione della forza, della violenza, della gravità di qualche cosa: a. di pena; l’a. del dolore; si spera in un’a. della tensione internazionale. Nel linguaggio tecn. e scient., con accezione generica (in opposizione a esaltazione, amplificazione, e sim.), la diminuzione del valore di una grandezza, per es. dovuta all’azione di adatte sostanze o di un apparecchio: a. della sensibilità di una pellicola fotografica, ecc. Con accezioni specifiche: a. In microbiologia, fenomeno consistente nella diminuzione della virulenza di microrganismi patogeni, in seguito a ripetute colture o inoculazioni in particolari animali da esperimento, o dopo trattamento con mezzi chimici, come il fenolo, o fisici, come l’essiccamento. b. In fisica e in elettronica, nei fenomeni accompagnati da propagazione di energia, progressiva diminuzione di questa (o di altra grandezza che possa essere considerata come caratteristica del fenomeno), dovuta ad assorbimento da parte del mezzo (a. per assorbimento) oppure alla distribuzione dell’energia su superfici d’onda via via più estese (a. geometrica). In partic., nelle telecomunicazioni, alterazione di un segnale che consiste nella riduzione della sua ampiezza, cui si può ovviare, nel caso che il fenomeno sia costante lungo tutta la banda di frequenze, con un procedimento di amplificazione.