attingere
attìngere (ant. e pop. tosc. attìgnere) v. tr. [lat. attĭngĕre, comp. di ad- e tangĕre «toccare»] (io attingo, tu attingi, ecc.; pass. rem. attinsi, attingésti, ecc.; part. pass. attinto). – 1. letter. Toccare, raggiungere: come di Troia Attinsero le rive (V. Monti). Fig., ottenere, conseguire: a. la fama, la gloria; arrivare a comprendere: l’intelletto può a. le relazioni, e non la sostanza delle cose (F. De Sanctis). Con il sign. di raggiungere, arrivare a, si ha talora anche un uso intr.: a. alla fama; a. alla verità. 2. Levare, tirar su acqua da un pozzo, da una fonte e sim., con un secchio o altro recipiente: a. acqua dalla cisterna; era andato al ruscello ad a. acqua. Fig., ricavare, trarre: a. notizie dai giornali; a. esempî da testi antichi; a. nuove espressioni dalla fresca parlata del popolo; a. forza dalle parole di un amico. 3. rifl. In veterinaria, si dice che un cavallo (o un bovino) si attinge quando, per difetto di andatura, i due piedi (anteriori o posteriori) si percuotono alla parte interna sino a prodursi contusioni, ferite e piaghe.