attore globale
loc. s.le m. Soggetto politico o economico che agisce in ambito mondiale. ◆ Facendo propria questa traccia [Massimo] D’Alema l’ha collocata in un contesto generale che vede «proprio nell’Europa come attore globale... la più importante scelta che il riformismo europeo deve compiere... scelta non scontata poiché il tema dell’unità europea non è stato un tema della sinistra... che ha, se mai, visto per lungo tempo con diffidenza il processo di integrazione e come una minaccia rispetto a quell’equilibrio dei compromessi sociali nazionali e a quel potere dello Stato-nazione... baluardo nei confronti di un capitalismo senza regole». (Mario Pirani, Repubblica, 5 novembre 1998, p. 1, Prima pagina) • Già quel compromesso poteva essere considerato non tale da garantire l’approfondimento del processo di integrazione in una Unione a 25 e più Stati membri, lo sviluppo della capacità dell’Unione di rispondere alle sfide che sono dinanzi all’Europa e di fare dell’Europa un autentico soggetto politico, un attore globale sulla scena mondiale. (Giorgio Napolitano, Corriere della sera, 27 novembre 2003, p. 6, In primo piano) • Forse, nella capacità di elaborare una coerente visione nei confronti dei Paesi del «Grande Medio Oriente» e del Nord Africa, ci giocheremo molto del nostro futuro di attori globali. (Vittorio E. Parsi, Avvenire, 25 aprile 2004, p. 1, Prima pagina).
Composto dal s. m. attore e dall’agg. globale, ricalcando l’espressione ingl. global actor.
Già attestato nella Repubblica del 16 giugno 1988, p. 52, Economia (Nino Sunseri).
V. anche big player, global player.