attovagliarsi
v. intr. pron. (scherz.) Prendere posto a una tavola imbandita. ◆ Questa premessa allo scopo di rassicurare gli affamati pronti ad attovagliarsi al Vecio Fritolin: il locale è fresco e adeguatamente climatizzato. (Camilla Baresani, Sole 24 Ore, 29 giugno 2003, p. 47, Tempo liberato) • Sembrava sempre una questione di piedi (per calciar palloni) e palati (per attovagliarsi). Il dolore massimo, finora, gli [a Luciano Gaucci] era stato procurato da Gennaro Gattuso, centrocampista adesso al Milan, che da ragazzino arrivò a Perugia in sandali e calzoncini. Gaucci per prima cosa gli domandò se volesse fare colazione, «e 'sto ragazzino s’è magnato otto cornetti...». L’ingrato, anni dopo, fuggì in un club inglese. (Mattia Feltri, Stampa, 2 febbraio 2006, p. 9, Cronache Italiane) • Cena bipartisan per le imprese aderenti a Federlazio. Ieri sera, nell’elegante sede di viale Libano all’Eur, si è svolto il tradizionale Gala estivo dell’associazione che raccoglie 3500 piccole e medie aziende. Oltre 650 persone si sono «attovagliate»: imprenditori, banchieri e ospiti vari. Ed è stata una passerella per esponenti della politica di entrambi i poli, con una piccola supremazia del centrosinistra. (Paolo Foschi, Corriere della sera, 12 luglio 2007, p. 5, Primo piano).
Derivato dal s. f. tovaglia con l’aggiunta simultanea del prefisso a(d)-, del suffisso -are1 e della part. pron. -si.