augurio
1. In origine la parola AUGURIO indicava la cerimonia con cui gli auguri – interpreti, al tempo di Roma antica, del volere degli dei – ricavavano presagi dall’osservazione del volo degli uccelli o da altri fenomeni, e anche il presagio stesso che ne ottenevano. 2. Da questo significato storico sono nati i significati più moderni e attuali della parola. L’augurio è dunque, più genericamente, un presagio, cioè la previsione di un evento buono o cattivo (la pioggia il giorno del matrimonio è sempre di buon a.; l’incontro fortuito di ieri mi è sembrato di ottimo a.). 3. MAPPA Ma soprattutto l’augurio è il desiderio che accada qualcosa, e l’espressione stessa di questo desiderio; in genere, ciò che si desidera è qualcosa di bello, di positivo (a. di felicità, di buona fortuna; ti faccio l’a. di guarir presto), ma si può anche desiderare, in modo malevolo, che a qualcun altro accada qualcosa di brutto. Ci si scambiano gli auguri (sempre al plurale), come convenzione sociale, in occasione di tutte le festività principali (auguri di buon Natale, di buona Pasqua) e in occasione di avvenimenti particolari della vita di ognuno (auguri di buon compleanno; tanti auguri agli sposi!).
Parole, espressioni e modi di dire
di buon augurio
di cattivo augurio
fare gli auguri
scambiarsi gli auguri
tanti auguri
Citazione
Tutti gli dicevano qualche cosa, un augurio, una benedizione, un desiderio, un’invocazione pietosa, una preghiera.
Matilde Serao,
Il paese di Cuccagna
Vedi anche Desiderio, Festa