aurora
auròra s. f. [dal lat. aurōra]. – 1. Il chiarore accompagnato da colorazione purpurea che appare nel cielo a oriente prima del sorgere del sole, subito dopo l’alba: l’a. già di vermiglia cominciava, appressandosi il sole, a divenir rancia (Boccaccio); l’a. illumina talvolta, prima ancora di levarsi con un palpito rosa, gli oscuri giardini del mondo (Anna Maria Ortese). Anche, sinon. di alba come tempo che precede la levata del sole: alzarsi all’a.; i venti dell’a. (Foscolo). In geofisica, a. polare (o boreale, in quanto in passato si ritenne erroneamente che si potesse verificare solo nell’emisfero boreale), fenomeno luminoso dell’alta atmosfera, dovuto a radiazioni corpuscolari emesse da macchie solari e accompagnato da tempeste magnetiche, che si manifesta assumendo aspetti diversi (archi, bande, raggi, cortine a colorazione bianca, gialla, verdastra). 2. fig. Il primo apparire, il principio di qualche cosa: l’a. della civiltà; l’a. della vita, la fanciullezza. 3. Nome con cui sono comunemente note varie farfalle della famiglia pieridi.