autentico
autèntico agg. [dal lat. tardo authentĭcus, gr. αὐϑεντικός, der. di αὐϑέντης «autore; che opera da sé»] (pl. m. -ci). – 1. Che è vero, cioè non falso, non falsificato, e che si può provare come tale: firma a.; atto a., l’atto pubblico o, in genere, l’atto in originale munito di prova indubbia della sua origine; copia a., la cui conformità all’originale è attestata da un notaio o da altro depositario pubblico autorizzato, e che fa fede come originale. 2. estens. a. Di opera d’arte o di letteratura, di scritto e sim., che appartiene veramente all’autore cui è attribuito, e non è un’imitazione o un falso: un quadro a. di Tiziano; lettera autentica. b. Interpretazione a. (di una legge), quella fatta dal legislatore con un nuovo provvedimento legislativo. c. Di racconto, relazione e sim., che corrisponde esattamente alla realtà e perciò merita fede: un aneddoto a.; offrire una versione a. dei fatti. d. Vero, genuino, schietto: è lana a.; a. champagne francese; spesso riferito a persona: è un poeta, un artista a.; è un a. genio; con tono iron.: un a. mascalzone, un a. farabutto. 3. Nella filosofia esistenzialista, esistenza a., la vita vissuta nella consapevolezza della propria vocazione. 4. In musica, detto dei modi del canto liturgico che, a differenza dei modi plagali, svolgono la loro scala melodica al di sopra della nota finale propria di ciascun modo. ◆ Avv. autenticaménte, con assoluta sincerità e immediatezza, con adesione totale: fede autenticamente vissuta; scrittore dalla vena autenticamente popolare.