auto-raccomandarsi
v. intr. pron. Raccomandare sé stessi. ◆ Alberto Moravia […] nel 1960 scrisse a [Leonida] Répaci per auto-raccomandarsi per il premio Viareggio: (Giancristiano Desiderio, Indipendente, 2 aprile 2004, p. 3) • A volte le fanciulle si auto-raccomandano. L’incubo di [Renzo] Arbore: «Quando ero a Rai International ero tormentato da alcune signorine che mi telefonavano e volevano illustrarmi le loro qualità, mi trovavo poetesse e affini sotto casa, pure di notte, certi spaventi». (Giovanna Cavalli, Corriere della sera, 22 dicembre 2007, p. 10, Cronache).
Composto dal confisso auto-1 aggiunto al v. intr. pron. raccomandarsi.
Già attestato nella Repubblica del 14 giugno 1990, p. 3, Mondiali ’90 (Fabrizio Bocca), nella variante grafica autoraccomandarsi.