autoidentificarsi
(auto-identificarsi), v. intr. pron. Trovare in sé stessi espressioni e caratteri identitari. ◆ «Mentre per gli altri Paesi dell’Est entrare nell’Unione vuol dire scappare dal loro passato, è una questione esistenziale, per noi non ha molto significato; i russi in fondo vogliono sempre autoidentificarsi, essere russi non europei» [Michail Boytsov intervistato da Domenico Quirico]. (Stampa, 16 maggio 2000, p. 9, Estero) • L’idea è di Letizia Spada, 33 anni, che si è laureata nel 1999 nella facoltà di Lettere Moderne di Cagliari con una tesi in Storia della lingua Italiana, dal titolo Il linguaggio giovanile ad Oristano. Centinaia di pagine e di ore di ricerca per scavare nei meandri dell’universo giovanile oristanese e del suo modo di esprimersi. «Sono tre le componenti che spingono i ragazzi a parlare in un certo modo - spiega - vi è la volontà di autoidentificarsi, cioè di parlare in un certo modo per appartenere ad un gruppo; l’intento di rendersi complici, escludendo gli altri dai propri discorsi, e il tutto è corredato da una forte componente giocosa». (J. S., Unione Sarda, 26 settembre 2004, p. 36, Oristano) • Il progetto Euridice - soluzioni Ict innovative per la mobilità delle merci - [...] si propone di realizzare il concetto di «cargo intelligente», con le merci in transito in grado di auto-identificarsi, di interagire con il contesto in cui si trovano e di sfruttare avanzate infrastrutture di comunicazione. (Piccolo, 14 febbraio 2008, p. 6, Economia&Porto).
Composto dal confisso auto-1 aggiunto v. rifl. identificarsi.