avanguardia
avanguàrdia s. f. [dal fr. avant-garde]. – 1. Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento. 2. In marina, reparto di navi leggere che in tempo di guerra o di esercitazioni precede il grosso della flotta. 3. La posizione avanzata dei reparti che formano l’avanguardia: essere, mettersi in avanguardia. Di qui l’uso fig., essere all’a. (di un movimento, anche politico o sociale, del progresso scientifico, ecc.), essere in testa, procedere con maggior impegno e con più decisione degli altri, assumendosi anche funzioni di guida. 4. fig. Denominazione assunta da (o attribuita a) movimenti letterarî e artistici che propugnano o attuano nuove poetiche o nuovi modi espressivi, in contrasto, apparente o effettivo, con la tradizione e il gusto corrente: le a. poetiche del Novecento; più frequente la locuz. d’avanguardia, in posizione attributiva: movimenti, letteratura, arte, autori, opere, giornali, riviste d’avanguardia. Per designare movimenti più avanzati, e in genere a carattere sperimentale, della letteratura o delle arti visive, è stata adottata talora, per distinzione dalle avanguardie storiche, la qualifica di neo-avanguardia (anche in grafia unita: neoavanguardia).