avanzo /a'vantso/ s. m. [der. di avanzare²]. - 1. [spec. al plur., cibo avanzato: gli a. del pranzo] ≈ (non com.) avanzaticcio, (spreg.) avanzume, residuo, resto, rimasuglio. ● Espressioni: fig., avanzo di galera → □. ▲ Locuz. prep.: d'avanzo [spec. nelle espressioni averne (o essercene) d'avanzo: da mangiare ce n'è d'a.] ≈ abbastanza, a sufficienza, fin troppo, quanto basta. ↔ poco. 2. (econ., finanz.) [eccedenza di componenti positivi su quelli negativi nella determinazione del risultato di gestione nelle aziende di erogazione] ≈ attivo, guadagno, utile. ↔ disavanzo, passivo. 3. (non com.) [al plur., ciò che resta di antichi edifici e sim.] ≈ resti, rovine, ruderi, (lett.) vestigia. □ avanzo di galera [persona poco raccomandabile, capace delle peggiori azioni] ≈ bandito, birbante, briccone, canaglia, criminale, delinquente, fuorilegge, furfante, gaglioffo, galeotto, lestofante, malvivente, manigoldo, pendaglio da forca, pezzo da galera, ribaldo. ↔ galantuomo, onestuomo.