avviamento
avviaménto s. m. [der. di avviare]. – 1. a. L’avviare, il fatto di dare inizio a qualche cosa: l’a. di un nuovo lavoro, di un’opera, di un’attività. Con riferimento a persone, indirizzamento verso una professione o un mestiere: ha dato ai suoi figli un ottimo a.; scuola secondaria di a. professionale, scuola media di primo grado, abolita con l’istituzione della scuola media unica (1962), che provvedeva a dare la prima preparazione all’esercizio di alcune attività pratiche attraverso quattro diversi tipi (agrario, industriale-artigiano, commerciale, marinaro). Anche, titolo frequente di opere che si propongono di preparare o iniziare a un determinato studio: A. al comporre latino, A. allo studio delle lingue straniere, ecc. Con il sign. primo di avviare, cioè indirizzare, mettere in moto verso un luogo determinato, nella frase codice di a. postale, sigla CAP (v. postale). b. Riferito ad attività di produzione o di commercio, a esercizî pubblici e sim., l’inizio dell’attività, della produzione, dei rapporti con la clientela: a. commerciale; l’a. di un negozio, di un bar, di un ristorante, di una bottega d’artigiano, di una fabbrica di mobili, di uno studio fotografico o dentistico, ecc.; l’a. del nuovo ambulatorio fu abbastanza rapido. Con sign. più tecnico, nel linguaggio comm. e giur., possibilità di lucri futuri che ha un’azienda in relazione a cause svariate (per es., l’organizzazione interna, l’ubicazione dell’esercizio, la notorietà dei suoi segni distintivi, la clientela, ecc.): negozio con ottimo avviamento. c. Meno com., di persone, l’essere avviato in un lavoro o in un’attività economica: avere, non avere a.; la conclusione fu che s’anderebbe a metter su casa tutti insieme in quel paese del bergamasco dove Renzo aveva già un buon a. (Manzoni). 2. Nelle macchine motrici, l’operazione o il complesso di operazioni necessarie per la messa in moto; in una accezione più tecnica, la fase durante la quale le macchine passano da uno stato di quiete alla velocità di regime. Nei veicoli su strada o su rotaia, tempo d’a., intervallo fra l’istante in cui ha inizio il moto e quello in cui viene raggiunta la velocità normale di marcia; spazio d’a., la distanza percorsa nel tempo d’avviamento. Negli autoveicoli, motorino d’a., piccolo motore elettrico alimentato dagli accumulatori di bordo, adoperato per dare al motore l’impulso iniziale. Anche, il complesso degli organi che permettono la messa in moto. 3. Nella tecnica tipografica, in generale, il complesso delle operazioni di preparazione e registrazione della macchina per la tiratura; in partic., operazione (detta anche taccheggio), consistente nell’eliminare e compensare le piccole disuguaglianze di altezza che la forma tipografica presenta sul piano della macchina. 4. Nel disegno e nella costruzione della carena di una nave, l’andamento armonico delle sue curve (linee d’acqua, forme, sezioni trasversali e longitudinali), che generalmente è garanzia di minima resistenza al moto e, spesso, anche di buone qualità nautiche.