avviso comune
loc. s.le m. Parere comune, accordo, intesa raggiunta tra le diverse componenti che partecipano a una trattativa. ◆ L’avviso comune sull’orario - primo passo per il recepimento - è stato raggiunto al termine di lavori durati nel complesso più di un anno e mezzo. L’avviso comune prese, tra l’altro, tale forma e non quella più cogente di accordo interconfederale proprio per rispettare la funzione legislativa, essendo la materia regolata dalla legge quadro del 1923. Tuttavia le parti sociali sono state criticate da alcuni giuristi, anche per questo, cioè per non aver osato di più. (Raffaele Delvecchio, Sole 24 Ore, 31 marzo 2000, p. 17, Italia-Lavoro) • «La proposta su cui stiamo lavorando, che è stata in parte formalizzata, è quella di non stralciare l´Articolo 18, però di cambiare il contenuto della delega per dare più tempo per esplicitarla. Subordinare questa delega, almeno per un certo periodo, ad un avviso comune delle parti sociali, porta al fatto di discutere non solo dell´Articolo 18, ma dello statuto dei lavoratori nel complesso» [Gianni Alemanno, ministro delle Politiche agricole]. (Stampa, 20 febbraio 2002, p. 5, Economia) • Anche dal segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, arriva un plauso: «Tocca a sindacato e Confindustria indicare una strada che impegni la politica: un avviso comune per sconfiggere l’evasione e abbassare le tasse». Invece, da altre parti della sinistra arrivano critiche severe. (Roberto Zuccolini, Corriere della sera, 30 agosto 2007, p. 2, Primo piano).
Composto dal s. m. avviso e dall’agg. comune, ricalcando l’espressione ingl. common advice.
Già attestato nel Corriere della sera del 26 marzo 1998, p. 23, Economia (Pietro Ichino).