avviso preventivo
loc. s.le m. In politica comunitaria, preavvertimento, preavviso, ammonimento rivolto a uno stato membro. ◆ L’Austria vede con favore anche un’altra proposta di modifica dell’articolo 7 presentata dal Belgio, che prevede invece un «avviso preventivo» dei Quindici a un Paese dove esista «una minaccia di violazione» dei princìpi comunitari, offrendo all’indiziato la possibilità di replicare. Ma ieri il portavoce del ministro degli Esteri belga, Louis Michel, si è incaricato di smentire l’ottimismo austriaco, sostenendo che la posizione del suo governo rimane quella intransigente di sempre: «Non c’è alcun legame tra la nostra proposta e il caso autriaco. Pensiamo che un “avviso preventivo” possa servire per i Paesi che entreranno nell’Ue, ma anche per l’Italia o per lo stesso Belgio», ha detto, se in questi Paesi dovessero manifestarsi tendenze razziste o xenofobe. (Francesco Manacorda, Stampa, 5 maggio 2000, p. 13, Estero) • Il livello del debito per l’Italia (ma anche per il Belgio) è secondo la Commissione «la fonte principale di rischio di potenziali squilibri di bilancio». Nel rapporto si segnala come nel caso italiano «siano pienamente stabilite» le condizioni per l’avviso preventivo. (Giornale di Brescia, 25 giugno 2004, p. 4, Interno ed Estero) • Le nuove regole, predisposte dallo stesso commissario [Joaquín] Almunia, spostano in un più comodo «medio periodo» quegli obiettivi di deficit che, fino al 2004, incombevano «sul breve termine». Inoltre viene smantellato il rituale della vigilanza, a cominciare dall’«early warning», cioè l’avviso preventivo, l’invito a evitare che il deficit superi il tetto del 3%. (Giuseppe Sarcina, Corriere della sera, 3 novembre 2005, p. 33, Economia).
Composto dal s. m. avviso e dall’agg. preventivo, ricalcando l’espressione ingl. early warning.
V. anche allerta preventiva, avvertimento preliminare, avviso preliminare, primo avvertimento.