avviso1
avviṡo1 s. m. [dal fr. ant. avis, dalla locuz. ce m’est à vis che è il lat. volg. mihi est visum per il class. mihi videtur «mi sembra»]. – 1. a. Notizia, informazione, avvertimento, dati oralmente o per iscritto; le parole stesse con cui si avverte, e il foglio che le contiene, se scritte: dare a., informare; stampare, mandare, leggere, ricevere, aspettare un a.; a. al lettore, a chi legge; a. economico o commerciale, breve annuncio stampato sui giornali (oggi più com. annuncio). Anche, manifesto, foglio contenente notizie o ordini distribuito o esposto al pubblico. b. In qualche caso, consiglio, ammonimento: è un a. che ti do per il tuo bene; te lo dico per tuo a., per tua norma, perché ti sappia regolare; e così: quanto ti ho detto ti serva d’avviso, e sim. c. Avvertimento, indicazione data con altri mezzi o segnali: a. di pericolo. Nella tecnica ferroviaria, segnale di a., quello che indica la presenza d’un successivo segnale di linea; suoneria di a., quella che mediante squilli convenzionali indica in stazione che il segnale posto a protezione di un certo tratto di binario non si trova in posizione normale, cioè di via impedita. In telefonia, a. di chiamata, segnale acustico che informa un abbonato impegnato in una conversazione telefonica che un altro utente lo sta chiamando. d. Locuz. particolari: mettere sull’a., mettere in guardia, richiamare l’attenzione su qualche cosa; stare sull’a., stare all’erta, stare bene attento. 2. a. Notificazione scritta che s’invia all’interessato: a. d’asta, a. di pagamento, a. di mancato pagamento, a. di morosità, a. di sfratto, ecc. Nel linguaggio banc. e comm., lettera d’a., quella che il traente di una cambiale spedisce al trattario per avvisarlo della cambiale tratta su di lui; anche, la lettera con cui si informa della spedizione o dell’arrivo di una merce, e sim. b. Nella procedura giudiziaria, notificazione con cui si porta a conoscenza di determinate persone un avvenimento o una situazione processuale: a. di garanzia, sinon. di informazione di garanzia (v. informazione, n. 2). c. Nel linguaggio burocr., a. di gara, bando mediante il quale viene indetta una gara d’appalto. d. Notiziario periodico, in origine manoscritto e poi a stampa, che dalla metà del sec. 16° veniva spedito dai gazzettieri alle persone interessate; gli avvisi ebbero anche il nome di gazzette, fogli a mano, lettere di avviso. 3. letter. a. Parere, opinione: qual è il tuo a. in proposito?; a mio a., a mio modesto a., secondo me, a mio parere; essere d’a., essere dell’a. di ..., ritenere, pensare: sono d’a. (o dell’a.) che si debbano prendere provvedimenti serî; sono anch’io dello stesso a.; meno com., mi è a. che ..., mi sembra: già m’era avviso Che così fosse (Dante). b. Pensiero, disegno: veggo io che il mio feminile a. sarà utile (Boccaccio); prendere, pigliare a., prendere una risoluzione: io presi avviso Di serbar la mia vita almen sicura (Chiabrera). c. ant. Trovata, invenzione: nuovi a. hanno li piacevoli uomeni, e spezialmente i buffoni (Sacchetti); accorgimento: guerrier, tu sei pien d’ogni a. (Ariosto).