azzeccare
v. tr. e intr. [dal medio alto ted. zecken «menare un colpo»] (io azzécco, tu azzécchi, ecc.). – 1. tr. Colpire giusto, assestare un colpo al punto giusto: gli tirò una sassata e l’azzeccò proprio in fronte; gli azzeccò un pugno, un calcio, ecc.; per estens., non com., affibbiare, appioppare: ha tentato di azzeccarmi una moneta falsa; il dottore non è un’oca: qualcosa che faccia al caso mio saprà trovare, qualche garbuglio da a. a quel villanaccio (Manzoni). Più spesso fig., dar nel segno, indovinare: a. i numeri al lotto; non riesce ad a. una nota giusta; seppe a. il momento opportuno; con lo stesso senso, azzeccarci intr.: hai risposto a caso ma ci hai azzeccato; ci azzecca spesso; fam., non ne azzecca una, di chi fa tutto a rovescio e non riesce in nulla. 2. intr., merid. Avere a che vedere, in unione con la particella pron. ci: che ci azzecca?, che c’entra? ◆ Part. pass. azzeccato, anche come agg., colto nel segno, indovinato: un colpo ben azzeccato; risposta azzeccata.