baby-boss
(baby boss), loc. s.le m. inv. Ragazzo o giovane che è a capo di una banda di teppisti. ◆ [tit.] Chi è il giovane arrestato: parlano i vicini di casa / Stefano, da vittima a «cattivo» / «Così quel ragazzo è diventato un baby-boss» (Stampa, 21 febbraio 2001, p. 35, Cronaca di Torino) • [tit.] La vita sbagliata di Luca. Da via Bianchi al carcere / Storia di un ex baby boss del fortino della mala [testo] […] Dalle sparatorie in periferia alle conferenze nelle scuole. Ma le lancette della sua vita sono tornate indietro di 12 anni: Luca Bandiera, 32 anni, è stato arrestato dopo una rapina in banca, in viale Coni Zugna. Torna in carcere l’ex «baby boss» di via Bianchi. (Fabrizio Gatti, Corriere della sera, 5 febbraio 2004, p. 47, Cronaca di Milano) • [tit.] Le bravate dei baby boss / ragazzine trattate da schiave / Taranto, avevano costituito un clan tra droga, rapine e violenze sessuali / Dettavano legge in città e chi si ribellava veniva sottoposto a dure punizioni / Nella banda anche una donna I sei sono stati spediti in comunità o ai domiciliari / Per i più piccoli obbligo di non uscire dopo le 20,30 (Repubblica, 10 febbraio 2008, Bari, p. VII).
Espressione ingl. composta dai s. baby e boss.
Già attestato nella Repubblica del 24 maggio 1991, p. 11.