baby-consumista
(baby consumista), loc. s.le m. e f. Bambino condizionato dalle mode e dai consumi. ◆ non piace al bimbo alla moda il troppo classico, trionfa invece il capo intercambiabile, le baby-consumiste amano le gonne denim e le scarpe con la zeppa, il cappello da pescatore piace un po’ a tutti. (Marina Cavallieri, Repubblica, 22 novembre 2000, p. 36, Cronaca) • Per i concessionari è una manna: ogni anno, gli spot fruttano 18 milioni di euro alla Rai e quasi 90 milioni a Mediaset. Sulle famiglie, invece, pesano molto: «Un capo d’abbigliamento griffato, di quelli reclamizzati in tv, costa il doppio di uno acquistato in un grande magazzino», accusa [Giuseppe] Fioroni. Risultato? «250 mila delle vecchie lire al mese», sborsate dai papà per placare i capricci dei baby consumisti. Secondo uno studio della cattedra di Psicologia dell’Università «La Sapienza» di Roma, il 97 per cento dei genitori subisce le richieste pressanti dei figli, irretiti dagli spot. (Corriere della sera, 31 luglio 2002, p. 16, Cronache).
Composto dal s. m. e f. e agg. inv. baby, di origine ingl., e dal s. m. e f. consumista.