baby-divo
(baby divo), loc. s.le m. Bambino o ragazzo che entra nel mondo dello spettacolo. ◆ Promettevano alle famiglie un futuro da baby divi per i loro bambini in cambio di alcuni milioni: così un’organizzazione internazionale basata a Tivoli in due anni ha racimolato diversi miliardi. (Corriere della sera, 17 aprile 1999, p. 21, Cronache) • Ieri il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, ha lanciato una bordata nientemeno che a Pippo Baudo, reo di aver cacciato la psichiatra Maria Rita Parsi dalla sua trasmissione «Novecento» dopo un suo intervento sui baby-divi. (Andrea di Robilant, Stampa, 20 aprile 2003, p. 10, Interno) • Non si capisce se questa disinvoltura sia attribuibile alla spensierata incoscienza dei nove anni, o faccia parte del genio che gli fa sentire tutto come normale. Sta di fatto che un po’ di sere fa, da «Marino» in Piazza de’ Martiri, questi baby divi hanno fatto fermare il traffico della centralissima zona. Gli altri negozianti se li stanno contendendo, il richiamo che esercitano sui passanti è notevole. (Giovanni Chianelli, Repubblica, 2 gennaio 2007, Napoli, p. XV).
Composto dal s. m. e f. e agg. inv. baby, di origine ingl., e dal s. m. divo.
Già attestato nel Corriere della sera del 12 febbraio 1992, p. 23.